\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 LÆanno 1989, con il \b \cf4 \ATXht152151 crollo del muro di Berlino\b0 \cf0 \ATXht0 , chiudeva unÆepoca e ne apriva una nuova (u
n ônuovo inizioö, come si us≥ dire). In meno di un anno la Germania era unificata. Appena un anno dopo si disfacevano il Partito Comunista dellÆUnione Sovietica e la stessa URSS. Ne deriv≥ unÆaccelerazione del cammino intrapreso verso lÆUnione economica
e monetaria europea. Ma cominci≥ anche a porsi lÆinterrogativo geopolitico: quale Europa? UnÆEuropa pi∙ ampia, e per≥ anche - e prima ancora - unÆEuropa pi∙ saldamente e profondamente unita, capace di sostenere lÆespansione geografica? Si profilava quell
a che doveva essere lÆalternativa, la rincorsa o meglio la dialettica di æapprofondimento e/o æallargamentoÆ: questione centrale nel dibattito, nelle iniziative e nelle decisioni del primo quinquennio degli anni novanta.\par
La \b \cf4 \ATXht22311 riuni
ficazione della Germania\b0 \cf0 \ATXht0 faceva balzare in primo piano, finalmente, il problema e lÆobiettivo della unificazione æpoliticaÆ dellÆEuropa, a cominciare dalla unione in materia di politica estera e sicurezza. Ci≥ comportava û come ebbe a di
re allora, con lungimiranza, \b \cf4 \ATXht2441 Franτois Mitterrand\b0 \cf0 \ATXht0 - un ô\i glissement vers le fΘdΘral\i0 ö, cui peraltro si opponeva ostinatamente il governo britannico guidato da Margaret Thatcher. Il danno causato dal ritardo nel pro
cedere su questa via apparve evidente, di l∞ a poco, con la manifesta impotenza e inerzia dellÆEuropa di fronte allÆaggressione dellÆIraq contro il Kuwait (la cosiddetta crisi e poi guerra del Golfo) e pi∙ tardi, in modo clamoroso e scandaloso, di fronte
alla catastrofe iugoslava.\par
Nel 1990 due Consigli europei, tenutisi a Roma nei giorni 29-30 ottobre e 14 dicembre, stabilivano le direttive per le due conferenze intergovernative incaricate di tracciare il percorso verso il compimento dellÆunione ec
onomica e monetaria e dellÆunione politica, indicando gli obiettivi generali della politica estera e di sicurezza comune e le competenze e funzioni attribuite alle istituzioni comunitarie. Ma il segno pi∙ evidente dellÆinizio della nuova epoca era ben pe
rcepibile nellÆattenzione che il Consiglio europeo di dicembre dedicava alle relazioni con lÆUnione Sovietica e con i paesi dellÆEuropa centrale e orientale.\par
Laboriosi e complessi furono i negoziati in seno alle due conferenze intergovernative nel c
orso del 1991. Il negoziato pi∙ arduo era certamente quello concernente la difesa europea comune, a proposito della quale occorre qui ricordare lÆesistenza dellÆ\b \cf4 \ATXht21311 Unione europea occidentale\b0 \cf0 \ATXht0 (UEO) costituita nel 1954 dai
sei paesi fondatori della Comunitα, ai quali si aggiunsero in seguito Regno Unito, Spagna e Portogallo. LÆaccordo sul nuovo trattato venne finalmente raggiunto nel Consiglio europeo tenutosi nei giorni 9 e 10 dicembre 1991 a \b \cf4 \ATXht2311 Maastrich
t\b0 \cf0 \ATXht0 , la cittα olandese nel cui nome si sente ancora lÆeco della sua origine come fortilizio a difesa del ponte romano della Mosa, \i ad Mosam traiectum. \i0 Nella stessa cittα il 7 febbraio 1992 il Trattato venne firmato dai ministri degli